Il corso sarà dedicato alla sociologia della devianza, alle teorie della pena, alla sociologia del sistema penitenziario e al funzionamento delle misure alternative. Nell’ultima parte, con l’ausilio di un magistrato di sorveglianza di discuterà approfonditamente la misura della detenzione domiciliare e gli studenti saranno chiamati a stendere un provvedimento riguardo ad essa sulla base di un vero fascicolo del Tribunale di sorveglianza.
Per chi avrà frequentato il corso la valutazione si baserà sulla partecipazione attiva al corso e alle attività seminariali, teoriche e sul provvedimento redatto. La prova finale consisterà in una discussione dei temi presentati dal docente nella fase iniziale, della relazione teorica e nella stesura del provvedimento.
A chi non avrà frequentato il corso sarà richiesta la conoscenza dei seguenti testi:
E. M, NIRO-E.SIGNORINI, Gli arresti domiciliari e la detenzionedomicliare, Cedam, Padova, 2010
E. SANTORO, Carcere e società liberale, II edizione, Giappichelli, Torino 2004 (pp. 372)
Obiettivi Formativi
Conoscenze
Conoscenze relative alla sociologia della devianza, alle teorie della pena, alla sociologia del sistema penitenziario e alle misure alternative.
Capacità
Capacità di analizzare il rapporto tra diritto e realtà sociale e in particolare l’impatto sociale delle norme penali e delle modalità di gestione dei problemi sociali. Capacità di mettersi in relazione e discutere in modo approfondito questioni relative alle misure alternative e di stendere un provvedimento motivato di concessione e rigetto.
Competenze
Approccio al diritto come “questione sociale”. Attitudine a storicizzare il nesso castigo e delitto, di connettere le problematiche dell’ordine politico-sociale alle teorie della devianza e della pena. Capacità di valutare gli elementi che portano alla concessione o al diniego delle misure alternative.
Prerequisiti
Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I. È opportuno aver già sostenuto l’esame di Filosofia del diritto, di Diritto penale e di Diritto processuale penale.
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale: Totale ore 20
Attività di laboratorio sulle misure alternative: Totale ore 10
Seminari: Totale ore 10
Modalità di verifica apprendimento
Verifiche intermedie di apprendimento: presentazione del primo elaborato a metà corso e discussione seminariale degli elaborati degli altri frequentanti.
Esame di profitto: per i frequentanti consisterà nella discussione dei due elaborati scritti, per i non frequentanti in quella dei temi trattati nei testi consigliati.
Programma del corso
Il corso si articolerà in tre parti.
Nella prima parte verranno presentate le diverse dottrine sociologico-giuridiche che analizzano le funzioni del sistema sanzionatorio, con particolare riguardo alle diverse figure della devianza e alle istituzioni penitenziarie.
Seguirà una parte seminariale che comporterà la lettura di testi, la preparazione di relazioni e la loro discussione collettiva. Gli studenti potranno scegliere di approfondire alcuni temi tra un elenco che comprende tra l’altro: le diverse interpretazioni dell'evoluzione dei sistemi punitivi, il controllo sociale, i fondamenti psicologici e antropologici della pena, il rapporto tra morale e diritto penale, la contrapposizione tra scuola penalistica classica e scuola positiva (Lombroso e Ferri), le teorie retributiviste, quelle garantiste e quelle incentrate sulla deterrenza, la contrapposizione tra punizione e trattamento del reo, le teorie abolizioniste, la sociologia della vita carceraria, le 'istituzioni totali', i processi di degradazione degli imputati e dei detenuti, la rappresentazione della devianza nei mass media, il passaggio dallo Stato sociale allo 'Stato penale’, le teorie della devianza minorile, la sociologia durkheimiana della pena, l'anomia, la scuola di Chicago, la labelling theory, la criminologia critica e il nuovo realismo criminologico.
La parte conclusiva consisterà un modulo di 15 ore coordinato da un magistrato di sorveglianza che porterà alla stesura di un’ordinanza sulla detenzione domiciliare. Il modulo si concretizzerà in una prima parte in cui sarà illustrata e discussa la normativa relativa all’istituto della detenzione domiciliare. Poi saranno distribuite a tutti i partecipanti fac-simili di alcuni fascicoli del Tribunale di sorveglianza e sempre sotto la direzione del magistrato di sorveglianza, gli studenti esamineranno un fascicolo e in base alle informazioni in esse contenuto (istanza, relazione del carcere, relazione dell’ufficio esecuzione penale esterno, informazioni di polizia, sentenza di condanna, eccetera) stenderanno un provvedimento di concessione o rigetto dalle misura.
Per la frequenza dei seminari è caldamente raccomandata una buona conoscenza (passiva) della lingua inglese. Come introduzione e sostegno dell'attività seminariale e allo studio della detenzione domiciliare è inoltre consigliata la lettura dei seguenti due testi:
M, NIRO-E.SIGNORINI, Gli arresti domiciliari e la detenzionedomicliare, Cedam, Padova, 2010
E. SANTORO, Carcere e società liberale, II edizione, Giappichelli, Torino 2004 (pp. 372).
Nel corso dell’ultima parte del corso sarà distribuito il materiale sulle misure alternative necessario per l’esame del fascicolo e la redazione dell’atto.