Il corso - tenuto in lingua inglese - analizza il processo di integrazione europea ed i suoi limiti a partire dalle dinamiche di interazione tra stati membri ed istituzioni europee nell’ambito delle politiche sociali e di coesione.
Bartolini S., Tra formazione e trascendenza dei confini. Integrazione europea e stato-nazione, in “Rivista Italiana di Scienza Politica”, 2004, n. 2, pp. 167-196.
Ferrera M., Le Politiche sociali, Il Mulino, Bologna, 2006, cap. 1, pp. 11-45
Ferrera, Hemerijck, Rhodes: The Future of Social Europe, pp. 5-43
Fargion, V. Timing and the Development of Social Care Services in Europe, in “West European Politics” 2000, n.2, pp.58-88.
Sacchi, S. “Governance e coordinamento aperto delle politiche sociali” in M. Ferrera e M. Giuliani Governance e politiche nell’Unione Europea, Il Mulino, pp. 271-303
Lewis, J., Work/family reconciliation, equal opportunities and social policies: The interpretation of policy trajectories at the EU level and the meaning of gender equality, in “Journal of European public policy” 2006, n. 3, pp.420-430.
Leibfried, S. “Social Policy: Left to the Judges and the Market?”, in Wallace H., Policy Making in the European Union, 2010, Oxford University Press, pp. 253-280.
Ferrera, M., The JCMS Annual Lecture: National Welfare States and European Integration: In Search of a ‘Virtuous Nesting’, in “Journal of Common Market Studies”, 2009, n.2, pp. 219-233.
.
Materiali di approfondimento sulle diverse tappe di sviluppo della politica sociale europea appositamente messi a disposizione con riferimento al syllabus che verrà distribuito all'inizio del corso.
Graziano, P. "Europeizzazione : vaso di Pandora io lanterna di Diogene?" In M. Ferrera e M. Giuliani Governance e Politiche nell'Unione Europea, Il Mulino, 2008, pp.209-237.
Fargion V., Morlino L. Profeti S. (a cura di) Europeizzazione e Rappresentanza territoriale. Il caso Italiano, Bologna, Il Mulino, 2006, pp. 11-21; 34-92; 125-179; 221-262;361-388.
Per i non frequentanti:
Il programma dovrà essere concordato individualmente con il docente.
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire la strumentazione metodologica e concettuale per una riflessione critica sul processo di integrazione europea con specifico riferimento alla dimensione sociale e alle politiche di riequilibrio territoriale. Particolare attenzione è dedicata in questo contesto alle dinamiche di interazione tra livello nazionale, sovra-nazionale e sub-nazionale.
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale:
54 ore con modalità fortemente interattive caratterizzate da un ampio utilizzo di tabelle e grafici relativi al profilo quantitativo delle politiche sociali nei paesi europei, nonché dalla discussione in aula dei principali testi normativi attinenti la politica sociale europea.
Attività di laboratorio: ore 10
Seminari:ore 8
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale.
Programma del corso
Il corso è tenuto in lingua inglese. Dopo aver inquadrato l’attuale processo di integrazione europea in una prospettiva storica di ampio respiro, la prima parte del corso riflette sulle differenze che continuano a permanere tra i paesi membri, focalizzando in particolare l’attenzione sui sistemi di welfare – componente centrale delle democrazie europee. Sulla scorta di tale ricognizione, la seconda parte ripercorre il tortuoso iter di sviluppo della dimensione sociale nell'ambito del processo di integrazione europea, soffermandosi sulle principali tappe dal trattato di Roma ad oggi. Per gli anni più recenti verranno messi a fuoco il rapporto tra politica sociale, politica economica e politica occupazionale, gli effetti di spill-over derivanti da altri ambiti di intervento, la combinazione tra misure di hard e soft law, il profilo attuale del metodo aperto di coordinamento, i limiti e le prospettive della cittadinanza sociale europea. Mentre in questa parte l’attenzione è focalizzata sulla fase ascendente del processo di ‘europeizzazione’ e in particolare sulle difficoltà che si incontrano nell’adozione di decisioni congiunte a livello sovra-nazionale, nell’ultima parte del corso l’analisi si sposta sul versante opposto e cioè sul grado di ‘europeizzazione’ dei sistemi di policy making nazionale. Tale riflessione verrà condotta a partire da una prima ricognizione della letteratura in materia e dai risultati di una ricerca empirica su come i rappresentanti politici, gli apparati amministrativi e i gruppi di interesse hanno ‘metabolizzato’ la politica europea di coesione nel contesto italiano.