Modulo costituzionalistico
Introduzione alla storia del diritto; la costituzione mista medievale; la sovranità; il giusnaturalismo; il costituzionalismo; le rivoluzioni del Settecento; Stato di diritto; il costituzionalismo del Novecento.
Modulo codicistico
Illuminismo giuridico; il Codice moderno; il Codice Napoleone; la scienza giuridica nel XIX e nel XX secolo tra Francia, Italia e Germania; i codici penali ottocenteschi; i codici del Novecento; il secondo dopoguerra e la decodificazione.
Per gli studenti iscritti al corso di laurea di Servizi giuridici (esame obbligatorio)
Frequentanti:
l'esame verrà preparato sugli appunti delle lezioni e sul materiale fornito dal docente a lezione;
Non frequentanti:
gli studenti potranno scegliere tra i seguenti programmi:
1)
- S. Mannoni, Da Vienna a Monaco (1814-1938). Ordine europeo e diritto internazionale, Giappichelli, Torino, 2014 Giuffrè.
- G. Cazzetta, Codice civile e identità giuridica nazionale. Percorsi e appunti per una storia delle codificazioni moderne, Torino, Giappichelli 2011.
2)
- M. Fioravanti, Appunti di storia delle costituzioni moderne . I. Le libertà fondamentali, Torino, Giappichelli, 2014
-M. Fioravanti (a cura di), Lo stato moderno in Europa - Istituzioni e diritto - Roma-Bari, Laterza 2001.
Obiettivi Formativi
Conoscenze
Conoscenza del rapporto tra dimensione temporale e contestuale del fenomeno giuridico: la storicità come dimensione naturale del diritto. I punti fermi dell’esperienza giuridica medievale. Approccio con l’esperienza giuridica moderna. In particolare mediante l’analisi dei principali istituti, concetti, principi giuridici dell’età moderna.
Capacità
A) Capacità di contestualizzare i dati normativi attraverso cui risolvere problemi giuridici complessi.
B) Capacità di cogliere la dimensione storica del linguaggio giuridico.
C) Capacità di integrazione interdisciplinare.
Competenze
Sensibilità ai profili non soltanto normativi, ma anche di creazione giurisprudenziale del diritto e quindi alla specificità dell’attività interpretativa del giurista. Possibilità di valorizzare l’elemento storico come parte integrante della genesi del diritto e della sua interpretazione orientata all’effettività. Consapevolezza della relatività dei concetti giuridici cardine della modernità, a partire dalla loro evoluzione storica. Attenzione a non ridurre la dimensione del giuridico soltanto in una prospettiva statualistico-normativistica, ma a coglierla nella prospettiva della pluralità (temporale e spaziale) degli ordinamenti giuridici
Prerequisiti
Gli studenti che intendono sostenere l’esame con il programma da frequentanti dovranno iscriversi in un’apposita
lista entro il termine che verrà comunicato dal docente all’inizio del corso.
Metodi Didattici
Lezioni di didattica frontale: 48 ore.
Altre Informazioni
Prova finale
Lo studente dovrà concordare con il docente un piano di studio che indichi, in modo finalizzato alla individuazione del tema della prova finale, gli insegnamenti a crediti liberi e le altre attività formative.
Modalità di verifica apprendimento
Esame di profitto: orale
Programma del corso
Il corso si propone di fornire un quadro generale della storia del diritto moderno con particolare attenzione ai percorsi distinti ma intrecciati tra il costituzionalismo e il fenomeno della codificazione nell’età moderna e contemporanea. Esso si articolerà quindi in due moduli: uno di natura costituzionalistica e uno di natura codicistica.
Modulo costituzionalistico: dalle carte settecentesche al costituzionalismo del 1900.
Modulo codicistico
In particolare saranno approfonditi i seguenti temi: Il Codice ‘illuminista’: caratteristiche e
tramonto di un paradigma. Il Codice ‘rivoluzionario’: parabole a confronto, ovvero dell’esistenza di un codice civile della Rivoluzione. Il modello ‘napoleonico’ di codice civile e penale: il liberalismo nello specchio dell’assolutismo giuridico. La scienza giuridica ‘sotto tutela’: gli esegeti in Francia e in Italia durante l’Ottocento. Luci e ombre dell’Anti-Codice: un’analisi storico-comparata e sistematica degli argomenti anticodificatori che percorrono il XIX e il XX secolo, con particolare riferimento al modello savignyano e alle critiche sociali alla codificazione borghese e alla loro ripresa ed influenza in Italia. I percorsi paralleli dei ‘delitti e delle pene’: la penalistica civile garantista carrariana e l’emersione della questione sociale nell’interpretazione del codice penale Zanardelli. Uno sguardo alle risposte europee: tra giurisprudenza degli interessi e naturalismo e sociologismo penalistici. La rivincita formalistica: il sistema pandettistico nel BGB. Il mondo di ieri dinanzi alla svolta della prima guerra mondiale: decretazione d’urgenza e ripensamenti scientifici. I progetti postbellici con particolare attenzione al codice italo-francese delle obbligazioni e al progetto Ferri. Il diritto civile e penale totalitario: fascismo e nazismo di fronte al problema del codice ‘nuovo’. Il Volksgesetzbuch (codice popolare germanico) e la codificazione per principii pannunziana. Arturo Rocco e Vincenzo Manzini: gli ispiratori e i codificatori della ‘terza scuola’. Tra ritardi e polemiche: l’iter formativo del codice civile del 1942. Le valutazioni di Emilio Betti, Filippo Vassalli, Enrico Finzi e Lorenzo Mossa. Il sistema del codice del ‘42 tra tradizione liberale e ‘società di massa’. Il ‘teorema’ di Pugliatti ovvero dei codici ‘fascisti’ nell’Italia costituzionale e repubblicana. Il secondo dopoguerra fra decodificazione e ricodificazione: significato tecnico e storico di una polemica. Osservazioni e analisi conclusive: verso un codice civile (e penale) europeo?