Il corso si propone di spiegare le ragioni per le quali la Costituzione ha istituito due categorie di Regioni (a statuto ordinario e a statuto speciale) e quale è, oggi, il loro contributo alla realizzazione dello Stato sociale di diritto, all'interno delle scelte nazionali e dell'Unione europea.
Gli studenti frequentanti (effettivamente presenti ad almeno 20 lezioni) possono preparare l'esame sugli appunti delle lezioni e sul materiale fornito durante il corso attraverso la piattaforma Moodle.
Gli studenti non frequentanti possono preparare l'esame, a scelta, su uno dei seguenti testi:
- P. Caretti, G. Tarli Barbieri, Diritto regionale, Giappichelli, ultima edizione;
- T. Martines, A. Ruggeri, C. Salazar, Lineamenti di diritto regionale, Giuffrè, ultima edizione
- altro manuale concordato con la docente.
Gli studenti non frequentanti devono anche approfondire lo studio di dieci sentenze della Corte Costituzionale da concordare con la docente.
Obiettivi Formativi
CONOSCENZE:
Il corso è diretto a far comprendere agli studenti come si è giunti alla creazione di uno Stato regionale, soffermandosi sul dibattito in Assemblea costituente ed evidenziando i connotati assunti gradualmente nel tempo non solo a seguito delle modifiche della Costituzione, ma soprattutto attraverso l'elaborazione compiuta dalla Corte costituzionale, sempre più attenta, fra l'altro, alle ripercussioni dell'ordinamento comunitario sul ruolo delle Regioni.
CAPACITA':
Il corso mira a far acquisire agli studenti la necessaria capacità di orientarsi autonomamente nell'individuazione, nella selezione e nell'utilizzo delle fonti là dove vi sia una compresenza di potestà normativa dell'U.E., dello Stato, delle Regioni e degli enti locali., nonché la capacità autonoma di lettura e di interpretazione delle sentenze della Corte costituzionale, rapportandole alla disciplina esistente e alle diverse tesi dottrinali.
COMPETENZE:
Il corso si propone di rendere gli studenti consapevoli del crescente spazio e peso assunto dalle politiche regionali nei settori (economia, politiche sociali, cultura, ambiente, ecc.) che incidono sensibilmente sulla vita quotidiana e non solo. In questa maniera, gli studenti saranno in grado di valutare la necessità di bilanciare le ragioni dell'unitarietà e quelle della differenziazione acquisendo una maggiore sensibilità per il diritto vivente, diverso da regione a regione.
Prerequisiti
Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale e Diritto privato I.
Metodi Didattici
Totale lezioni: 48 ore
Didattica frontale: 36 ore
Seminari/Attività integrativa: 12 ore, durante le quali verranno esaminati casi pratici allo scopo di abituare gli studenti ad applicare le nozioni apprese, nonché a leggere le sentenze della Corte costituzionale.
Altre Informazioni
Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro il mese di Settembre. La presenza a lezione degli studenti iscritti al corso sarà accertata attraverso appello nominale.
Modalità di verifica apprendimento
Verifiche intermedie: saranno valutati positivamente, ai fini dell'esame finale, sia la partecipazione attiva alle discussioni che si svolgeranno durante le lezioni frontali e durante l'attività seminariale/integrativa, sia l'esito, se positivo, di brevi relazioni scritte volte a verificare il livello di apprendimento, ad abituare gli studenti ad esercitarsi nelle prove scritte e a verificare la capacità autonoma di lettura e di interpretazione delle sentenze della Corte costituzionale.
L'esame finale è orale ed è finalizzato ad accertare il livello di conoscenza della forma di Stato regionale. Il colloquio degli studenti frequentanti verterà su due temi non affrontati nella relazione scritta. Il colloquio degli studenti non frequentanti si svolgerà su tre domande: due su argomenti trattati nel manuale scelto e una sulle sentenze concordate con la docente.
Programma del corso
Stato accentrato e Stato unitario articolato territorialmente;
le fasi di attuazione delle regioni;
la potestà normativa regionale;
la forma di governo regionale e la legislazione elettorale;
l'autonomia amministrativa delle regioni, con particolare riferimento al principio di sussidiarietà;
l'autonomia finanziaria;
i rapporti delle regioni con l'Unione Europea, lo Stato, gli enti locali, gli altri Stati e la società civile.