Il laboratorio pone il fuoco sulle pratiche professionali, quali ambiti in cui si produce conoscenza ed entro cui si reperiscono le risorse impiegate per la continua rinegoziazione della propria identità. Esso propone quindi una prospettiva di osservazione che guarda alla comunità professionale degli assistenti sociali e ai suoi campi di azione come a comunità di pratiche “riflessive”. E intende affrontare questi temi privilegiando l’apprendimento esperienziale e collaborativo.
Letture consigliate:
1) Santoro M. (1998), Professione, in "Rassegna italiana di Sociologia", 40(1): 115-128.
2) Speranza L. (1999), Le professioni come terreno di conflitti, in Id., I poteri delle professioni, Soveria Mannelli: Rubbettino, 29-62.
3) Freidson E. (2001), Professionalismo. La terza logica, Bari: Dedalo (Parte terza: Il destino della conoscenza).
4) Tousin W. (2015), I rapporti inter-professionali in sanità: dal vecchio al nuovo professionalismo, in "Salute e Società", 3: 44-55.
5) Bertotti T. (2014), Il servizio sociale negli anni della crisi: riduzione delle risorse e impatto sulla professione, in "Autonomie locali e servizi sociali", 3: 491-510.
Obiettivi Formativi - Parte B
Il laboratorio intende offrire ai/alle partecipanti l’opportunità di:
1) impadronirsi della strumentazione teorica e concettuale specifica della sociologia delle professioni;
2) acquisire competenze nell’utilizzo del web come luogo di reperimento di informazioni e come spazio per lo scambio di esperienze e per il confronto tra pari;
3) sviluppare l’abilità di costruire “prodotti collaborativi”.
Prerequisiti - Parte B
Nessuno.
Metodi Didattici - Parte B
Il corso ha carattere laboratoriale. Da qui, la scelta di limitare il ruolo del docente e il peso delle lezioni frontali, privilegiando metodi didattici partecipativi orientati all’apprendimento collaborativo. Nello specifico, è previsto il ricorso a:
1) lezioni frontali, volte a introdurre le finalità del corso e a fornire ai/alle partecipanti gli strumenti concettuali e interpretativi per lo studio delle professioni;
2) studio individuale su letture segnalate dal docente;
3) lavoro individuale finalizzato alla mappatura delle comunità virtuali esistenti (forum, blog e gruppi Facebook di e per assistenti sociali);
4) lavoro in piccoli gruppi finalizzato alla raccolta e analisi di pratiche;
5) lavoro collettivo finalizzato alla simulazione di una comunità virtuale;
6) lavoro di sintesi attraverso la discussione collettiva dei risultati.
L’idea alla base del percorso didattico, così delineato, è che i/le partecipanti – professioni-sti o aspiranti professionisti – diventino a loro modo “ricercatori” nel contesto della prati-ca.
Sono elementi cruciali di questo approccio metodologico:
– l’apprendimento attraverso la scrittura;
– l’apprendimento attraverso il confronto dialettico;
– l’uso delle tecnologie digitali come facilitatori dell’apprendimento.
Altre Informazioni - Parte B
Nessuna.
Modalità di verifica apprendimento - Parte B
Per il conseguimento dell’idoneità, gli studenti dovranno:
1) svolgere tutti i tasks assegnati sulla piattaforma Moodle, ivi compresa la consegna di una breve scheda di valutazione delle attività svolte;
2) discutere i risultati con il docente in sede di colloquio orale.
Note importanti:
– il colloquio orale ha luogo nell’ambito di uno degli appelli d’esame in calendario;
– per sostenere il colloquio orale è necessario iscriversi all’appello d’esame programmato.
Programma del corso - Parte B
Il programma dettagliato delle attività è disponibile sulla piattaforma Moodle.