Il laboratorio prende in esame la dimensione storica, sociale ed economica della pubblicità. Le lezioni coprono un arco temporale di lungo periodo: dall'Età romana alla seconda metà del Novecento.
Studenti non frequentanti:
V. Codeluppi, Storia della pubblicità italiana, Carocci editore, Roma, 2013.
M. Tungate, Storia della pubblicità. Gli uomini e le idee che hanno cambiato il mondo, Franco Angeli, Milano, 2010. Le parti da studiare sono le seguenti: Introduzione, capitolo 1,2 e capitolo 9.
Studenti frequentanti:
Il programma verrà concordato in aula durante le lezioni.
Obiettivi Formativi
Il corso si propone di fornire approfondite conoscenze teoriche relative alla evoluzione della pubblicità nel mondo occidentale e nel lungo periodo. Verranno forniti anche gli elementi necessari per sviluppare capacità interpretative originali delle diverse forme pubblicitarie.
Prerequisiti
Nessuno.
Metodi Didattici
Lezioni frontali con analisi di materiale iconografico e uso di supporti audiovisivi.
Visita-lezione presso l'Archivio di Stato di Prato o di Firenze.
Modalità di verifica apprendimento
La prova si terrà in forma scritta. Lo studente dovrà rispondere a due domande a risposta aperta avendo a disposizione tra i 60 e i 75 minuti.
Qualora lo studente frequenti le lezioni, egli dovrà preparare una presentazione in Power Point nella quale ricostruirà come la pubblicità di un prodotto si è evoluta nel tempo. In quest'ultimo caso, la presentazione in PP concorrerà alla formazione del voto per il 40%.
Programma del corso
Il laboratorio prenderà in esame la dimensione storica, sociale ed economica della pubblicità. In particolare, durante le lezioni, sarà ricostruita l’evoluzione degli strumenti pubblicitari partendo dalle scritte sui muri della Pompei imperiale per arrivare alla pubblicità televisiva come i Caroselli della seconda metà del Novecento, passando attraverso i banditori, gli uomini sandwich, gli annunci a stampa e i fascinosi manifesti artistici della Belle Époque.
Il corso verrà arricchito con l’esame di fonti iconografiche e, se possibile, l’esperienza di pubblicitari.