italiano e inglese per percorso protezione dei diritti fondamentale di fronte alla Corte EDU
Contenuto del corso
Il corso è pensato come introduttivo alla partecipazione a una delle 5 cliniche sviluppate dalla Scuola con il Centro l'altro diritto. Nella fase introduttiva sarà presentato il diritto non visto ex parte principis come strumento regolativo, ma visto ex parte populi come strumento attraverso cui le persone possono trasformare i loro guai privati in problemi giuridici. Successivamente gli studenti saranno divisi in gruppi a seconda del tema (e eventualmente della clinica) di loro interesse
I materiali didattici saranno indicati durante il corso a seconda della clinica scelta.
Obiettivi Formativi
a) Fornire agli studenti la visone del diritto non come quadro regolativo, ma come strumento che attraverso “l’immaginazione giuridica” e l’inventio consente di trasformare i “guai privati” in problemi giuridici.
b) Consentire agli studenti di gestire in prima persona casi in uno dei 5 percorsi lavorando a contatto con giudici, richiedenti protezione internazionale e operatori dei centri di accoglienza, detenuti e personale carcerario, o di interloquire con le pubbliche amministrazioni sui profili discriminatori dei loro bandi o con quelle sanitarie su questioni regolate dal biodiritto. Per chi scegli di occuparsi di Corte EDU il corso mira a fornire gli strumenti per partecipare alla clinica sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte e alla Corte interamericana dei diritti umani.
Naturalmente il corso può essere scelto, lavorando in uno dei percorsi anche se non si intende poi partecipare a nessuna clinica, o ci si riserva di pensare in futuro alla partecipazione di una di esse. In particolare il percorso sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte ha una sua autonomia anche pratica rispetto alla clinica articolata sulla comparazione tra Corte Edu e Corte inter-americana.
Prerequisiti
Per tutti è raccomandato aver sostenuto gli esami di filosofia del diritto e diritto costituzionale. A seconda dei singoli percorsi scelti è poi raccomandato aver sostenuto o frequentare in contemporanea: per chi si occupa di richiedenti protezione internazionale, diritto degli stranieri e diritto dell'UE, per chi si occupa di persone in esecuzione pena, diritto penale, sociologia del diritto e procedura penale, per chi si occupa di discriminazione, diritto degli stranieri, per chi si occupa di Corte EDU, diritto dell'UE e argomentazione giuridica.
Metodi Didattici
Dopo la fase introduttiva, gli studenti potranno scegliere uno dei 5 seguenti percorsi seminariali che si svolgeranno in parallelo: 1) la difesa dei diritti delle persone richiedenti protezione internazionale; 2) la protezione dei diritti umani di fronte alla Corte EDU 3) la protezione dei diritti delle persone in esecuzione penale; 4) il contrasto della discriminazione istituzionale; 5) dal biodiritto ai diritti bioetici --. Per chi sceglie di occuparsi di Corte EDU il corso mira a fornire gli strumenti per partecipare alla clinica sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte e alla Corte interamericana dei diritti umani.
Tutti i percorsi avranno carattere seminariale e richiederanno la partecipazione attiva degli studenti che dovranno dimostrare di acquisire le capacità di gestire direttamente i casi. Il percorso sulla Corte EDU sarà svolto in parte in inglese (che è la lingua prevalentemente usata dalla Corte).
Ciascuno percorso tematico può essere considerato preliminare per la futura eventuale partecipazione a una specifica clinica legale tra le 5 dedicate alla protezione dei diritti, partecipazione che è da ritenersi una opzione facoltativa e non vincolante ai fini del completamento del corso. In particolare, il percorso sulla difesa dei diritti di fronte alla stessa Corte ha una sua autonomia anche pratica rispetto alla clinica articolata sulla comparazione tra Corte Edu e Corte inter-americana e si presenta come propedeutico a questa.
Altre Informazioni
Il corso prevede la frequenza effettiva e attiva obbligatoria e si può sostenere solo da frequentanti. Ad ognuno dei 5 percorsi non saranno ammessi più di 20 studenti per garantirne il carattere seminariale. Gli studenti che intendono partecipare alle cliniche in questo anno accademico, e che non hanno già indicato questa scelta partecipando all’“Avviso di selezione per la partecipazione alle cliniche legali e alle attività di didattica innovativa” della Scuola di Giurisprudenza per le cliniche legali, dovranno indicarlo entro le vacanze di Pasqua.
Modalità di verifica apprendimento
L'acquisizione delle capacità di gestire i casi concreti sarà valutata principalmente durante il corso, si procederà una rapida verifica finale per confermare le capacità acquisite: sarà proposto allo studente la redazione di una scheda su un caso da gestire o di un parere su un argomento. Gli studenti che sceglieranno il percorso sulla Corte EDU saranno valutati attraverso la partecipazione al moot court.
Programma del corso
Il corso si articolerà in una fase introduttiva e in 5 percorsi specifici
Fase introduttiva: in essa sarà presentato il diritto non visto ex parte principis come strumento regolativo, ma visto ex parte populi come strumento attraverso cui le persone possono trasformare, attraverso “l’immaginazione giuridica” e l’inventio, i “guai privati” in problemi giuridici.
5 percorsi (ognuno con un suo coordinatore che poi sarà il coordinatore della clinica corrispondente):
1) La difesa dei diritti delle persone richiedente protezione internazionale: sarà ricostruito il quadro normativo di riferimento e presentata la giurisprudenza nazionale ed europea rilevante con particolare attenzione alle decisione della sezione specializzata immigrazione presso il tribunale di Firenze. Negli incontri saranno coinvolti magistrati e avvocati esperti nelle diverse forme di protezione internazionali. Si farà particolare attenzione ai permessi rilasciati ex art. 19 T.U.I. e alla protezione delle vittime di sfruttamento lavorativo (coordinatrice dottoressa Salomé Archain).
2) La protezione dei diritti umani di fronte alla Corte EDU: sarà discussa la Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo e le principali sentenze della Corte EDU su alcuni diritti (in particolare divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti, diritto alla vita, diritto alla non discriminazione, diritto al giusto processo, diritto ad essere protetto dalla schiavitù e dal lavoro forzato, diritto alla vita individuale e familiare). Parteciperà come docente il prof. David Thór Björgvinsson, già giudice della Corte Edu. La prova finale consisterà in un moot court in cui gli studenti divisi in gruppi si confronteranno sostenendo le tesi del ricorrente e dello Stato, su un tema concordato durante le lezioni (coordinatrici: dottoressa Daniela Ranalli, giurista presso il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa competente per l’esecuzione delle sentenze della Corte EDU, dottoressa Sofia Ciuffoletti).
3) La protezione dei diritti delle persone in esecuzione penale: sarà illustrato l'ordinamento penitenziario e il ruolo tanto della magistratura di sorveglianza quanto degli operatori carcerari. Magistrati di sorveglianza, medici e operatori penitenziari saranno chiamati ognuno a discutere con gli studenti un tema specifico (coordinatore dott. Giuseppe Caputo, contitolare del corso).
4) Il contrasto delle discriminazione istituzionale: saranno esaminate, spesso con giuristi e ricercatori esperti, le disposizione sul contrasto della discriminazione prevista dalla normativa Comunitaria e da quella nazionale, il meccanismo della diffida e gli strumenti per agire in giudizio contro le discriminazioni (coordinatrice dottoressa Bianca Cassai).
5) Dal biodiritto ai diritti bioetici: saranno discussi, spesso con docenti, ricercatori e medici esperti dei diversi problemi, i principali problemi bioetici e i testi normativi che permettono di gestire i guai sanitari privati e trasformarli in problemi giuridici. Si cercherà di fare un focus regolazione delle nuove tecnologie in ambito sanitario e uno sul confine tra cura e libertà dei soggetti disabili (coordinatore dottor Carlo Botrugno).
Obiettivi Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile
Questo insegnamento concorre alla realizzazione degli obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile