Orario di ricevimento:
mercoledì, ore 11-13.
Si è laureata nel 1970 in Materie Letterarie presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze, con la votazione di 110/110 e lode con una tesi dal titolo: Ricerca sulla vita politica ed economica della repubblica di Lucca agli inizi del secolo XVII, relatore il prof. Giorgio Spini (pubblicata nel 1970; vedi pubblicazioni).Borsista presso l’Istituto di Storia della Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze negli anni 1972-1973.Fellow presso il Centro di Studi della Harvard University a Firenze (Villa I Tatti) nel 1973-1974.Borsista presso l’Istituto di Storia dell’Università Jagellonica di Cracovia nel 1978 e nel 1980, sotto la direzione del prof. Stanislaw Cynarski.Contrattista dal 1974 al 1981 presso l’Istituto di Storia della Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze.Ricercatrice universitaria di Storia Moderna dal 1981 al 1993 presso la Facoltà di Magistero, e dal 1993 al 2001 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze.Professore associato di Storia Moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze dal 2001 al presente.Membro dal 2001 del Collegio dei docenti del dottorato di ricerca in Studi Storici per l'età moderna e contemporanea, Università di Firenze.Membro dal 2007 al 2009 del Gruppo di Autovalutazione (GAV) del corso di laurea in Storia, incaricato della stesura del Rapporto di Autovalutazione (RAV).Coordinatore del Laboratorio di Storia Moderna dal 2006 al 2013, Dipartimento di Studi Storici e Geografici, Università di Firenze.Membro del comitato di gestione del CIRCIT (Centro Interdipartimentale per la storia delle città toscane) dalla sua costituzione. Membro dell'Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti dal 2014.Membro del Comitato di Redazione delle riviste “Archivio Storico Italiano”, «Actum Luce» e «Studia Italo-Polonica». Deputato della Deputazione di Storia Patria per la Toscana. Principali temi di ricerca: • La Toscana dei secoli XVI e XVII, e in particolare le realtà urbane (Firenze, Pisa-Livorno, Lucca) e le loro proiezioni internazionali.• L'Europa degli affari (secoli XVI-XVII), con particolare riguardo alle dinamiche della circolazione degli uomini e dei beni. La figura del mercante come “tramite” di dinamiche culturali, e la circolazione di modelli della cultura “alta” in ambito mercantile. Il problema della convivenza religiosa nell’Europa degli affari al tempo della Riforma.• Le relazioni di ampio spettro fra l’Italia e l’Europa nella cornice del Rinascimento; e specialmente fra l’Italia e l’Europa centro-orientale (Polonia-Lituania) nei secoli XVI-XVII.• Il viaggio e la mobilità nell’Europa moderna intesi nella pluralità delle funzioni che implicano, dal punto di vista della circolazione materiale e culturale.Attività didattica attualeDall’A. A. 2008-2009: Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Firenze, Storia moderna (12 Cfu), Corso di laurea triennale in “Storia e tutela dei beni archeologici, artistici, archivistici e librari”; dall’A. A. 2010-2011: Storia dell'Europa moderna (6 cfu), Corso di laurea Magistrale in "Scienze storiche".Organizzazione di Convegni: «Lucca e l'Europa degli affari. Secoli XV-XVII», dicembre 1989, in collaborazione con il prof. Tommaso Fanfani (Università di Pisa), sotto la direzione del prof. Aldo De Maddalena (Università Bocconi, Milano. Atti pubblicati nel 1990; vedi pubblicazioni).
1. La Toscana dei secoli XVI e XVII, e in particolare le realtà urbane (Firenze, Pisa-Livorno, Lucca) e le loro proiezioni internazionali.
2. L'Europa degli affari (secoli XVI-XVII), con particolare riguardo alle dinamiche della circolazione degli uomini e dei beni, per cui l’iter dei traffici diventa il motivato trasferimento degli uomini e delle loro ricchezze, e favorisce la circolazione di aspetti della cultura e del costume. Negli ultimi tempi ha posto al centro della sua riflessione la figura del mercante come “intermediario culturale”, nel contesto di un'Europa divisa dal punto di vista confessionale. Le ricerche in corso mirano a ricostruire da un lato il modus sentiendi sul versante religioso di uomini abituati ad attraversare di continuo le frontiere confessionali dell’Europa del tempo; dall’altro a far luce su una sensibilità culturale che appare largamente influenzata dai modelli di riferimento della cultura “alta”.
3. Le relazioni di ampio spettro fra l’Italia e l’Europa nella cornice del Rinascimento; e in particolare fra l’Italia e l’Europa centro-orientale (Polonia-Lituania). In questo contesto ha puntato a individuare alcuni personaggi che, per la loro formazione culturale e per le mansioni che svolsero, si offrono come «paradigmi» di una larga circolazione di uomini e modelli culturali nella prima Età Moderna. Soprattutto figure di ambasciatori di seconda linea, attraverso i quali è possibile meglio cogliere il processo di strutturazione delle dinamiche della vita diplomatica, nella molteplicità di figure della diplomazia che si sovrappongono, a vari livelli con compiti non sempre ben identificabili, e in generale con il consolidamento delle pratiche diplomatiche, del cerimoniale, della trasmissione delle notizie ecc. Al tema sono dedicati diversi suoi contributi a stampa recenti.
4. Il viaggio e la mobilità nell'Europa moderna intesi nella pluralità delle funzioni che implicano, dal punto di vista della circolazione sia materiale sia culturale.
Legenda
Tuscany in the early-modern Europe, and especially the economic space of Florence, Pisa-Livorno, Lucca. · The merchant networks in the early-modern Europe, with particular reference to dynamics of the circulation of the men and the goods. The merchant as the “mediator” of cultural dynamics, and the circulation of patterns of “high culture” through the channel of long-distance trade. · The relations of wide spectrum between Italy and Europe in the context of the Rinascimento; and especially between Italy and Central and Eastern Europe (Poland-Lithuania) in 16th and 17th centuries.