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Emergenza COVID-19, l'Università produrrà i reagenti mancanti per le analisi dei tamponi

Iniziativa congiunta con AOU Careggi

Un laboratorio dell'Università di Firenze produrrà gratuitamente il reagente necessario all'analisi dei tamponi per il COVID-19. Un contributo che sosterrà lo svolgimento di quest'azione indispensabile presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi e l'ISPRO

Uno dei reagenti che si impiegano nel protocollo di analisi del tampone - in particolare quello indispensabile che serve a inattivare l'infettività del virus per poi procedere in sicurezza all'analisi via PCR per la positività/negatività – sta scarseggiando e già nei giorni scorsi si è resa evidente la difficoltà dell'approvvigionamento presso le aziende produttrici.

Di qui la richiesta che la direzione sanitaria dell'AOU Careggi ha rivolto all'Ateneo.

Da un'attenta ricognizione dalla bibliografia disponibile e della letteratura scientifica internazionale e dopo una serie di analisi di laboratorio è emerso che si poteva procedere alla preparazione di una miscela che avrebbe dovuto funzionare in modo analogo al reagente mancante.

La ricerca, su incarico del rettore Luigi Dei, è stata condotta da Sandra Furlanetto, docente di Chimica analitica che, con Giuseppe Pieraccini direttore tecnico del Centro di servizi di spettrometria di massa dell'Ateneo, ha finalmente messo a punto la formulazione. Ne sono stati prodotti quattro campioni a differente grado di purificazione, poi testati dal laboratorio di Gian Maria Rossolini che analizza i tamponi presso l’AOU Careggi, in parallelo con il reagente certificato. Tutti e quattro hanno superato le verifiche. 

Nella giornata di oggi, quindi, i tecnici dell'Università, sotto la guida di Stefano Rocchi del Dipartimento Neurofarba e con la supervisione della prof.ssa Furlanetto, prepareranno e consegneranno i primi 6 litri di reagente, sufficiente per circa 6.000 tamponi.

"Siamo felici e orgogliosi – ha detto il rettore Luigi Dei - di avere contribuito, grazie alla sapienza e alla professionalità dei nostri colleghi, a risolvere un problema critico per la nostra sanità, a riprova della fondamentale importanza della ricerca e dell'innovazione, del ruolo che l'Università può svolgere nell'ambito delle aziende ospedaliero-universitario. Grazie all'Azienda Careggi per averci dato questa opportunità, pronti a collaborare istituzionalmente per risolvere problemi e guardare avanti".

“Sono molto grato all'Università di Firenze e ai docenti e ricercatori del Dipartimento di Chimica – ha affermato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi -. Con il loro lavoro e la loro determinazione sono riusciti a individuare la formulazione di uno dei preziosi reagenti impiegati nell'analisi del tampone molecolare. È una grande notizia, importantissima nell'emergenza sanitaria. In questi giorni avevamo cominciato a registrare la scarsità di questo reagente e proprio oggi sono arrivati i primi litri di quello autoprodotto nell'Università di Firenze. Siamo fra i pochi al mondo ad essere in grado di autoprodurre questa sostanza tanto preziosa per la microbiologia applicata al Covid-19 e così difficile da reperire nei mercati di tutto il mondo. Questa notizia è la conferma che l'alleanza tra Università e sistema sanitario ci aiuterà a contrastare questa pesante epidemia”.

 

Data di
pubblicazione
10 Aprile 2020
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