All’interno dell’Area Persone e Organizzazione - Unità di Processo Amministrazione Personale Tecnico-Amministrativo e Collaboratori ed Esperti Linguistici, è stato istituito un ufficio dedicato al supporto del personale con disabilità e fragilità che si occupa di:
Le linee di indirizzo dell’Università di Firenze si fondano su un’idea inclusiva che investe anche il personale tecnico amministrativo. Il focus riguarda l’attuazione di politiche attive e processi di inclusione per tutto il personale con disabilità e fragilità.
L’Ateneo si impegna, infatti, a valorizzare le differenze e promuovere equità e benessere in un contesto inclusivo teso a non lasciare indietro nessuno.
Grazie al nuovo ufficio, l’Ateneo dimostra un interesse concreto e un’attenzione anche al personale puntando a migliorare le fasi di accompagnamento della persona con disabilità e fragilità nel percorso lavorativo.
Il nuovo approccio e gli interventi pongono l’attenzione su:
Nei casi in cui l’Ateneo debba assumere dei nuovi lavoratori con disabilità, l’obiettivo durante il primo colloquio è quello di valutare non solo le competenze di quest’ultimo, ma anche comprendere quali limitazioni comporti la sua disabilità. Le informazioni che saranno raccolte durante il colloquio riguarderanno tutti quegli aspetti operativi e relazionali, utili ad una collocazione ottimale. Per comprendere le ricadute in termini di limitazioni fisico-funzionali, il gruppo di lavoro può avvalersi del confronto con il medico competente.
Una volta affrontato il colloquio di selezione, è importante definire quale posizione lavorativa e quale sede si rivelino più adatte per il lavoratore con disabilità. Assieme al responsabile del team (ed eventualmente al medico competente), andranno inoltre valutati eventuali accomodamenti ragionevoli da predisporre per la postazione di lavoro.
Dopo aver individuato la sede di lavoro sarà necessario coinvolgere il responsabile del team che avrà la funzione, non solo di monitorare l’andamento dell'inserimento ma avrà anche il compito di creare un clima accogliente.
Coinvolto il responsabile del team è fondamentale anticipare al gruppo l’arrivo del collega che potrebbe presentare alcune difficoltà in termini di faticabilità, di ritmi, di qualità del lavoro e di comunicazione. I colleghi andranno altresì formati su quali strategie operative e relazionali sarà opportuno mettere in atto per agevolarne l’operatività. Una volta effettuato l’inserimento è opportuno verificarne periodicamente l'andamento.
Per il personale già assunto, l’intervento viene sollecitato da una richiesta interna che può partire da:
La richiesta, in genere, nasce da una criticità operativa, relazionale, o fisico funzionale a carico del lavoratore. Diverse possono essere le cause che hanno portato all’insorgere di questa criticità: un cambiamento a livello di mansione (nuovi strumenti, o nuove procedure adottate); a livello personale (involuzione del quadro fisico funzionale o psicologico del lavoratore con fragilità); cambiamento organizzativo all’interno del team.
All’interno delle organizzazioni vi sono spesso dei dipendenti che, pur non essendo stati assunti attraverso la L. 68/1999, presentano i requisiti psicologici e/o fisici per ottenere una invalidità civile con una percentuale che consenta un’assunzione secondo tale legge.
Due le più frequenti situazioni relative ai dipendenti non certificati:
Norme per il diritto al lavoro dei disabili si rimanda a Legge 104 | Intranet | Università degli Studi di Firenze | UniFI
Per maggiori informazioni, è possibile inviare una mail a: inclusionepta(AT)unifi.it