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Avviata a Careggi la campagna di vaccinazione

L'Ateneo invita ad aderire

Coinvolge anche personale universitario, specializzandi e studenti - che fanno riferimento all'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi – l'avvio della campagna di vaccinazione, iniziata anche nella nostra Regione il 27 dicembre scorso. L'adesione alla campagna attraverso le pre-iscrizioni ha avuto riscontro positivo. La vaccinazione avverrà secondo l'ordine di priorità definito dalle indicazioni regionali e dando precedenza a coloro che sono a diretto contatto con l’assistenza.

L’Università di Firenze - sentiti i membri dell'Unità di Crisi COVID-19 Paolo Bonanni ordinario di Igiene, Alessandro Bartoloni ordinario di Malattie infettive, Gian Maria Rossolini ordinario di Microbiologia, Giulio Arcangeli associato di Medicina del Lavoro - invita i professionisti sanitari e tutta la popolazione ad aderire con convinzione all’offerta della vaccinazione anti-COVID sostenuta da tutte le autorità scientifiche internazionali, solo modo per uscire al più presto dalla gravissima situazione in cui il mondo si trova da ormai quasi un anno. 
 
L'Ateneo condivide, inoltre, quanto sottolineato dai membri dell'Unità di crisi: «I dati di efficacia e sicurezza del vaccino contro SARS-CoV 2 di Pfizer Biontech, basato sulla tecnologia dell’RNA messaggero (mRNA) - quello che viene somministrato nella prima fase di campagna vaccinale appena avviata -, sono stati pubblicati sull’autorevole New England Journal of Medicine. Nell'articolo viene riportata un’efficacia del vaccino nella prevenzione della malattia causata dal Coronavirus (COVID-19), pari al 95%, con una possibile variabilità statistica tra 90% e 98%. Va ricordato che il ‘patrimonio’ su cui calcolare il guadagno del 95% di efficacia non è la percentuale di popolazione che in alcuni mesi contrae la malattia, ma tutta la popolazione dei suscettibili, che in assenza di un vaccino efficace in grado di interrompere il verificarsi di casi gravi e la circolazione dell'agente infettivo sarebbe destinata a contrarre prima o poi l’infezione e a subire le limitazioni sociali ed economiche patite per quasi tutto il 2020».
Data di
pubblicazione
30 Dicembre 2020
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